Obiettivi: Illustrare un protocollo di prevenzione delle “white spots” nel paziente ortodontico; mettere in evidenza come le decalcificazioni e le “white spots” siano un significante problema per il paziente e per il team odontoiatrico durante e al termine del trattamento ortodontico fisso. L'entità della placca batterica in maniera significativa immediatamente dopo il posizionamento dell'apparecchiatura fissa (brackets, bande, fili, legature elastiche e metalliche); inoltre la composizione della flora batterica si modifica a favore di un aumento dello Streptococco Mutans, il batterio implicato nella carie dentale. Ne consegue che il paziente sottoposto a trattamento ortodontico fisso presenta un rischio maggiore di sviluppare patologia cariosa. Il segno più precoce di patologia cariosa è la decalcificazione dello smalto che si manifesta clinicamente con la presenza di “white spots” sulla superficie dello smalto circostante il bracket, generalmente non visibile nel paziente non ortodontico. Sebbene queste decalcificazioni possono remineralizzare dopo il debonding, le “white spots”spesso permangono e possono continuare a rappresentare motivo di preoccupazione estetica e della carie per il paziente. Risultati e Conclusioni: Una corretta igiene orale utilizzando tutti i dispositivi disponibili è d'obbligo, altresì i controlli periodici dell'igienista dentale per valutare il corretto utilizzo degli stessi è molto importante se non fondamentale per il risultato della terapia; il fluoro somministrato topicamente nelle varie forme (vernici, gel, dentifrici fluorati, collutori) è indispensabile durante la terapia ortodontica anche se non c'è ancora evidenza scientifica su quale sia il metodo più efficace; altresì evidente è che l'utilizzo di cementi vetrionomerici riduce sensibilmente le decalcificazioni presenti negli elementi dentali.
Prevenzione delle White Spot Lesions nel paziente ortodontico
LUCCHESE, Alessandra;
2006
Abstract
Obiettivi: Illustrare un protocollo di prevenzione delle “white spots” nel paziente ortodontico; mettere in evidenza come le decalcificazioni e le “white spots” siano un significante problema per il paziente e per il team odontoiatrico durante e al termine del trattamento ortodontico fisso. L'entità della placca batterica in maniera significativa immediatamente dopo il posizionamento dell'apparecchiatura fissa (brackets, bande, fili, legature elastiche e metalliche); inoltre la composizione della flora batterica si modifica a favore di un aumento dello Streptococco Mutans, il batterio implicato nella carie dentale. Ne consegue che il paziente sottoposto a trattamento ortodontico fisso presenta un rischio maggiore di sviluppare patologia cariosa. Il segno più precoce di patologia cariosa è la decalcificazione dello smalto che si manifesta clinicamente con la presenza di “white spots” sulla superficie dello smalto circostante il bracket, generalmente non visibile nel paziente non ortodontico. Sebbene queste decalcificazioni possono remineralizzare dopo il debonding, le “white spots”spesso permangono e possono continuare a rappresentare motivo di preoccupazione estetica e della carie per il paziente. Risultati e Conclusioni: Una corretta igiene orale utilizzando tutti i dispositivi disponibili è d'obbligo, altresì i controlli periodici dell'igienista dentale per valutare il corretto utilizzo degli stessi è molto importante se non fondamentale per il risultato della terapia; il fluoro somministrato topicamente nelle varie forme (vernici, gel, dentifrici fluorati, collutori) è indispensabile durante la terapia ortodontica anche se non c'è ancora evidenza scientifica su quale sia il metodo più efficace; altresì evidente è che l'utilizzo di cementi vetrionomerici riduce sensibilmente le decalcificazioni presenti negli elementi dentali.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.