A cento anni di distanza dalla stagione cubista, a cento anni esatti dal saggio Du Cubisme pubblicato da Jean Metzinger e Albert Gleizes, ben conosciamo i canoni del movimento cubista e come la realtà venisse trasfigurata da quegli artisti. Tuttavia ci chiediamo ancora come quei canoni si traducessero in concreto nelle opere: quali scelte di materiali, quali riflessioni sulla impostazione dello spazio abbiano condotto alla realizzazione dei dipinti. Nel caso di Au Velodrome il soggetto è il movimento. Non è un insieme di oggetti statici, un ritratto in posa o un paesaggio. Di più: è un fatto di cronaca, riportato in fotografia sui giornali dell'epoca. L'artista ricorda e vuole far ricordare quelle fotografie, sovrapponendovi il suo modo di rappresentare la realtà. Raccogliere informazioni inedite su questa fase di progettazione e poi di realizzazione dell'opera è stato lo scopo della campagna di studio dei materiali e della tecnica pittorica che si è eseguita con diagnostiche fisiche assolutamente non invasive, senza prelievi, cioè, di materiali, e senza contatto con l'opera stessa.
"Al Velodromo" di Jean Metzinger: un'indagine non-invasiva dei materiali e della tecnica pittorica
PETRUCCI, Ferruccio Carlo;CAFORIO, Lucia Anna;PECCENINI, Eva;PELLICORI, Virginia
2012
Abstract
A cento anni di distanza dalla stagione cubista, a cento anni esatti dal saggio Du Cubisme pubblicato da Jean Metzinger e Albert Gleizes, ben conosciamo i canoni del movimento cubista e come la realtà venisse trasfigurata da quegli artisti. Tuttavia ci chiediamo ancora come quei canoni si traducessero in concreto nelle opere: quali scelte di materiali, quali riflessioni sulla impostazione dello spazio abbiano condotto alla realizzazione dei dipinti. Nel caso di Au Velodrome il soggetto è il movimento. Non è un insieme di oggetti statici, un ritratto in posa o un paesaggio. Di più: è un fatto di cronaca, riportato in fotografia sui giornali dell'epoca. L'artista ricorda e vuole far ricordare quelle fotografie, sovrapponendovi il suo modo di rappresentare la realtà. Raccogliere informazioni inedite su questa fase di progettazione e poi di realizzazione dell'opera è stato lo scopo della campagna di studio dei materiali e della tecnica pittorica che si è eseguita con diagnostiche fisiche assolutamente non invasive, senza prelievi, cioè, di materiali, e senza contatto con l'opera stessa.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.