Il filo conduttore del saggio è nel tentativo di mettere a fuoco alcune strutture eidetiche che siglano i nuovi processi della conoscenza nel presente tecnocratico, perché, l’ipotesi che sostiene la mia riflessione è che tali processi oggi abbiano esiti peculiari e assoluta- mente inediti sul fronte dell’etica. Un primo tentativo è stato nel chiarire lo spazio con- cettuale ed il funzionamento di alcuni fenomeni cruciali: mente, cervello, intelligenza, coscienza, conoscenza. Si tratta di parole chiave del discorso intorno all’apprendimento e alla formazione del cittadino postmoderno, nonché delle più recenti retoriche sulle nuove esigenze formative del mercato del lavoro. Ho cercato di chiarire i confini della nozione di valore e di esplorarne le implicazioni edu- cative in quanto categoria generale di giudizio del e sul mondo contemporaneo. Ritengo che la dimensione pragmatica di tale ambito concettuale sia, ad un tempo, una risorsa ed un limite, perché se l’attenzione al risultato - “a che cosa serve?” - è indispensabile per ottenere, appunto, un buon risultato, la tensione alla gratuità alimenta il sentimento della solidarietà che, a mio avviso, è il principio ontologico dell’etica come dell’episte- mologia. Il testo è rivolto a quanti si occupano di formazione, di conoscenza e di tecnolo- gia, a educatori, ricercatori e tecnocrati; insomma, a tutti coloro che si interrogano sul presente con un’ansia di futuro.
Epistemologia della formazione nel presente tecnocratico
GRAMIGNA, AnitaPrimo
2012
Abstract
Il filo conduttore del saggio è nel tentativo di mettere a fuoco alcune strutture eidetiche che siglano i nuovi processi della conoscenza nel presente tecnocratico, perché, l’ipotesi che sostiene la mia riflessione è che tali processi oggi abbiano esiti peculiari e assoluta- mente inediti sul fronte dell’etica. Un primo tentativo è stato nel chiarire lo spazio con- cettuale ed il funzionamento di alcuni fenomeni cruciali: mente, cervello, intelligenza, coscienza, conoscenza. Si tratta di parole chiave del discorso intorno all’apprendimento e alla formazione del cittadino postmoderno, nonché delle più recenti retoriche sulle nuove esigenze formative del mercato del lavoro. Ho cercato di chiarire i confini della nozione di valore e di esplorarne le implicazioni edu- cative in quanto categoria generale di giudizio del e sul mondo contemporaneo. Ritengo che la dimensione pragmatica di tale ambito concettuale sia, ad un tempo, una risorsa ed un limite, perché se l’attenzione al risultato - “a che cosa serve?” - è indispensabile per ottenere, appunto, un buon risultato, la tensione alla gratuità alimenta il sentimento della solidarietà che, a mio avviso, è il principio ontologico dell’etica come dell’episte- mologia. Il testo è rivolto a quanti si occupano di formazione, di conoscenza e di tecnolo- gia, a educatori, ricercatori e tecnocrati; insomma, a tutti coloro che si interrogano sul presente con un’ansia di futuro.File | Dimensione | Formato | |
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