Il cimitero monumentale di Bologna ospita un gran numero manufatti di valore artistico e storico. Tale patrimonio pone problemi non trascurabili in termini di conservazione ed una mirata progettazione delle opere di restauro necessita della corretta caratterizzazione dello stato dei manufatti. In questa nota si presentano i risultati dell’applicazione di tre metodi geofisici (Acustica, Georadar e Tomografia della Resistività Elettrica) per la caratterizzazione non invasiva di una porzione della parete sinistra del corridoio per il Chiostro del 1500. L’analisi ha evidenziato la presenza di eterogeneità a carattere strutturale ed alcune anomalie localizzate. Le eterogeneità sono rappresentate da macro-strutture, quali la muratura di una antica apertura e altre anomalie, quali lapidi nascoste e probabile presenza di piccoli vuoti contenenti oggetti. Infine, i risultati delle indagini acustica ed elettrica confermano la presenza di materiale incoerente/poroso dietro alcune lapidi. Con questi risultati si sottolinea l’utilità dell’utilizzo di tecniche geofisiche integrate per la caratterizzazione di eterogeneità a diversa scala, portando ad una corretta pianificazione e limitando il numero di indagini invasive.
Indagini non distruttive per la caratterizzazione di mura storiche: il caso della parete sinistra del Chiostro del 1500 della Certosa di Bologna.
BIGNARDI, Samuel;ABU-ZEID, Nasser;SANTARATO, Giovanni
2012
Abstract
Il cimitero monumentale di Bologna ospita un gran numero manufatti di valore artistico e storico. Tale patrimonio pone problemi non trascurabili in termini di conservazione ed una mirata progettazione delle opere di restauro necessita della corretta caratterizzazione dello stato dei manufatti. In questa nota si presentano i risultati dell’applicazione di tre metodi geofisici (Acustica, Georadar e Tomografia della Resistività Elettrica) per la caratterizzazione non invasiva di una porzione della parete sinistra del corridoio per il Chiostro del 1500. L’analisi ha evidenziato la presenza di eterogeneità a carattere strutturale ed alcune anomalie localizzate. Le eterogeneità sono rappresentate da macro-strutture, quali la muratura di una antica apertura e altre anomalie, quali lapidi nascoste e probabile presenza di piccoli vuoti contenenti oggetti. Infine, i risultati delle indagini acustica ed elettrica confermano la presenza di materiale incoerente/poroso dietro alcune lapidi. Con questi risultati si sottolinea l’utilità dell’utilizzo di tecniche geofisiche integrate per la caratterizzazione di eterogeneità a diversa scala, portando ad una corretta pianificazione e limitando il numero di indagini invasive.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.