L’ingresso delle donne nelle Forze Armate italiane è stato realizzato a partire dal 2000 dopo anni di intenso dibattito e con un certo ritardo rispetto ad altri paesi europei. E' stato indubbiamente favorito da importanti interventi politici, sociali e legali attuati nel corso del XX secolo che hanno modificato radicalmente il ruolo della donna nelle società occidentali. Se tali azioni hanno in complesso contribuito a ridurre considerevolmente le discriminazioni di genere più manifeste, hanno in realtà prodotto una modificazione nei modi di espressione del pregiudizio nei confronti delle donne che attualmente risulta più ambivalente ed implicito. In considerazione del prevalere nella società italiana di atteggiamenti sessisti verso le donne, e delle riserve rintracciabili in ambito militare sull’impiego paritetico di uomini e donne nei ruoli previsti, ci è sembrato di particolare interesse indagare come militari italiani maschi di differenti forze armate e di diverso grado percepiscono militari donne dopo pochi anni dal loro inserimento in ambito militare ed in coincidenza con il passaggio ad un sistema di reclutamento su base esclusivamente professionale. Per realizzare questo obiettivo effettueremo due studi. Mentre una prima indagine esplorerà in modo diretto opinioni e percezioni di militari maschi verso donne militari tramite interviste in profondità, la seconda verificherà invece, tramite misure indirette e implicite: a) gli atteggiamenti dei militari maschi nei confronti della rela-zione uomo-donna, b) la presenza di comportamenti discriminatori linguistici nei confronti delle donne militari, c) le previsioni di avanzamenti di status di differenti target. A tale fine saranno impiegate sia misure di sessismo ambivalente, sia basate sull’astrazione linguistica ed un item per misurare le previsioni di carriera. Il carattere innovativo di questa ricerca consiste specie nel fatto che essa studia aspetti della relazione uomo-donna, in contesti strutturalmente gerarchici e tradizionalmente maschili ove la presenza delle donne è prevista da pochi anni con quote inferiori a quelle maschili. Le indagini da noi previste si propongono pertanto di contribuire, sia alla comprensione di come sono attualmente espressi gli atteggiamenti dei militari maschi nei confronti delle colleghe, sia di rilevare i modi in cui la discriminazione linguistica trasmette informazioni e credenze stereotipiche sulle categorie sociali considerate. Sul piano applicativo, le evidenze raccolte potranno essere impiegate in interventi di sensibilizzazione in contesti militari, specie nell’ambito della formazione in ingresso, con l’intento di incrementare gli effetti positivi del contatto tra uomini e donne militari.

FAR Percezione delle donne militari nell’ambito delle forze armate italiane

RAVENNA, Marcella
2007

Abstract

L’ingresso delle donne nelle Forze Armate italiane è stato realizzato a partire dal 2000 dopo anni di intenso dibattito e con un certo ritardo rispetto ad altri paesi europei. E' stato indubbiamente favorito da importanti interventi politici, sociali e legali attuati nel corso del XX secolo che hanno modificato radicalmente il ruolo della donna nelle società occidentali. Se tali azioni hanno in complesso contribuito a ridurre considerevolmente le discriminazioni di genere più manifeste, hanno in realtà prodotto una modificazione nei modi di espressione del pregiudizio nei confronti delle donne che attualmente risulta più ambivalente ed implicito. In considerazione del prevalere nella società italiana di atteggiamenti sessisti verso le donne, e delle riserve rintracciabili in ambito militare sull’impiego paritetico di uomini e donne nei ruoli previsti, ci è sembrato di particolare interesse indagare come militari italiani maschi di differenti forze armate e di diverso grado percepiscono militari donne dopo pochi anni dal loro inserimento in ambito militare ed in coincidenza con il passaggio ad un sistema di reclutamento su base esclusivamente professionale. Per realizzare questo obiettivo effettueremo due studi. Mentre una prima indagine esplorerà in modo diretto opinioni e percezioni di militari maschi verso donne militari tramite interviste in profondità, la seconda verificherà invece, tramite misure indirette e implicite: a) gli atteggiamenti dei militari maschi nei confronti della rela-zione uomo-donna, b) la presenza di comportamenti discriminatori linguistici nei confronti delle donne militari, c) le previsioni di avanzamenti di status di differenti target. A tale fine saranno impiegate sia misure di sessismo ambivalente, sia basate sull’astrazione linguistica ed un item per misurare le previsioni di carriera. Il carattere innovativo di questa ricerca consiste specie nel fatto che essa studia aspetti della relazione uomo-donna, in contesti strutturalmente gerarchici e tradizionalmente maschili ove la presenza delle donne è prevista da pochi anni con quote inferiori a quelle maschili. Le indagini da noi previste si propongono pertanto di contribuire, sia alla comprensione di come sono attualmente espressi gli atteggiamenti dei militari maschi nei confronti delle colleghe, sia di rilevare i modi in cui la discriminazione linguistica trasmette informazioni e credenze stereotipiche sulle categorie sociali considerate. Sul piano applicativo, le evidenze raccolte potranno essere impiegate in interventi di sensibilizzazione in contesti militari, specie nell’ambito della formazione in ingresso, con l’intento di incrementare gli effetti positivi del contatto tra uomini e donne militari.
2007
Ravenna, Marcella
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