L'Italia immaginaria di Heinrich von Kleist

Nessun altro paese sembra aver saputo sollecitare le fantasie degli stranieri come l'Italia. Meta di pellegrinaggi religiosi già fin dal Medioevo, terra promessa per gli artisti figurativi al più tardi a partire dal Rinascimento, culla della cultura occidentale per i classici, luogo di proiezioni nostalgiche per i romantici, destinazione privilegiata di vacanzieri ancora nel XX secolo, la penisola italiana ha rappresentato per molti secoli un luogo quasi mitico in cui natura, cultura e storia si fondevano e spesso confondevano a formare un immaginario ideale. In questo contesto Heinrich von Kleist si rapporta in modo del tutto originale. Sebbene fosse, nella sua irrequietezza, un gran viaggiatore, i suoi biografi attestano un solo viaggio in Italia del quale tuttavia non sono noti i dettagli, tranne una tappa a Varese. Per Kleist, come per molti suoi contemporanei, l'Italia non è un luogo reale visitato e visitabile, ma rappresenta un luogo di proiezioni cariche di significati cristallizzatisi nel corso del tempo.