Nell’area di Casalecchio di Reno sono state condotte indagini preventive dal Comune e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici, su un’estensione di quasi 50 ettari, che hanno messo in luce testimonianze della frequentazione antropica dal Boreale al Subantlantico. La sequenza inizia con il Mesolitico e prosegue con l’abitato neolitico; tracce più modeste di età eneolitica e dell’età del bronzo. Rilevanti, invece, le testimonianze di età protostorica e storica. L’insediamento neolitico, collocabile nell’ambito della cultura di Fiorano, è stato indagato in due settori di scavo: nel primo, denominato “Parco Boschi” (440mq circa), sono state identificate più di 140 strutture tra pozzetti e buche di palo ed il secondo, più ampio (“lotto 6” 1680 mq ca.), ha restituito 8 complessi strutturali, un allineamento di buche di palo, vari pozzetti e oltre 400 buche di palo. In questa sede verranno presentati i risultati preliminari dello studio delle faune provenienti dai pozzetti di scarico dell’abitato neolitico. L’insieme faunistico è caratterizzato dalla prevalenza delle specie domestiche: i bovini sono il taxon più rappresentato seguito dai caprovini e dai suini. Tra le specie selvatiche si segnalano pochi resti di cervo e di lepre.
La gestione delle risorse animali in un sito del Neolitico antico: risultati preliminari dello studio archeozoologico delle faune di Casalecchio (BO).
ABUHELALEH, Bellal;THUN HOHENSTEIN, Ursula
2009
Abstract
Nell’area di Casalecchio di Reno sono state condotte indagini preventive dal Comune e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici, su un’estensione di quasi 50 ettari, che hanno messo in luce testimonianze della frequentazione antropica dal Boreale al Subantlantico. La sequenza inizia con il Mesolitico e prosegue con l’abitato neolitico; tracce più modeste di età eneolitica e dell’età del bronzo. Rilevanti, invece, le testimonianze di età protostorica e storica. L’insediamento neolitico, collocabile nell’ambito della cultura di Fiorano, è stato indagato in due settori di scavo: nel primo, denominato “Parco Boschi” (440mq circa), sono state identificate più di 140 strutture tra pozzetti e buche di palo ed il secondo, più ampio (“lotto 6” 1680 mq ca.), ha restituito 8 complessi strutturali, un allineamento di buche di palo, vari pozzetti e oltre 400 buche di palo. In questa sede verranno presentati i risultati preliminari dello studio delle faune provenienti dai pozzetti di scarico dell’abitato neolitico. L’insieme faunistico è caratterizzato dalla prevalenza delle specie domestiche: i bovini sono il taxon più rappresentato seguito dai caprovini e dai suini. Tra le specie selvatiche si segnalano pochi resti di cervo e di lepre.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.