Sommario. 1. Attualità e ragioni del dibattito penalistico sul “fattore culturale”. — 2. Il progressivo, seppur controverso, processo di soggettivizzazione dell’illecito penale. — 3. Le attuali tendenze alla valorizzazione dei motivi a delinquere e alla focalizzazione di tipologie di autori culturalmente connotati. — 4. Gli eterogenei meccanismi attraverso i quali il “fattore culturale” acquista rilievo in ambito criminale. — 5. Il ricorso a forme atipiche di incapacità penale per gli appartenenti a minoranze autoctone. — 6. L’illiceità “culturalmente condizionata”. La moltiplicazione delle fattispecie incriminatrici e delle circostanze concepite in relazione alle radici etnico-culturali dell’autore. — 7. Sulla ragionevolezza della mutevole rilevanza penale del “fattore culturale” nell’esperienza legislativa italiana. — 8. Il crescente ruolo del “fattore culturale” in sede di interpretazione giudiziale. — 9. L’incidenza in bonam/malam partem del “fattore culturale” nei processi discrezionali di interpretazione delle fattispecie penali. — 10. Le mutevoli opzioni nel riconoscimento dell’errore di diritto culturalmente fondato ovvero nella sussistenza dell’imputabilità in soggetti in stato di arretratezza culturale. – 11. La discrezionalità nella commisurazione giudiziale della sanzione e l’alterna incidenza del “fattore culturale” sulle scelte del giudice. — 12. Le principali conseguenze del potenziato ruolo della interpretazione giudiziale in materia di “fattore culturale”: la moltiplicazione degli illeciti riconducibili nell’ambito dei reati culturali e l’intensificazione delle oscillazioni valutative circa gli effetti di favore o sfavore ascrivibili al suddetto fattore. – 13. Alla radice degli attuali contrasti interpretativi. I difficili problemi sottesi alla rilevanza penale del fattore culturale e le divergenze ideologiche in seno alla magistratura.
"Fattore culturale" e personalizzazione dell'illecito penale
BERNARDI, Alessandro
2009
Abstract
Sommario. 1. Attualità e ragioni del dibattito penalistico sul “fattore culturale”. — 2. Il progressivo, seppur controverso, processo di soggettivizzazione dell’illecito penale. — 3. Le attuali tendenze alla valorizzazione dei motivi a delinquere e alla focalizzazione di tipologie di autori culturalmente connotati. — 4. Gli eterogenei meccanismi attraverso i quali il “fattore culturale” acquista rilievo in ambito criminale. — 5. Il ricorso a forme atipiche di incapacità penale per gli appartenenti a minoranze autoctone. — 6. L’illiceità “culturalmente condizionata”. La moltiplicazione delle fattispecie incriminatrici e delle circostanze concepite in relazione alle radici etnico-culturali dell’autore. — 7. Sulla ragionevolezza della mutevole rilevanza penale del “fattore culturale” nell’esperienza legislativa italiana. — 8. Il crescente ruolo del “fattore culturale” in sede di interpretazione giudiziale. — 9. L’incidenza in bonam/malam partem del “fattore culturale” nei processi discrezionali di interpretazione delle fattispecie penali. — 10. Le mutevoli opzioni nel riconoscimento dell’errore di diritto culturalmente fondato ovvero nella sussistenza dell’imputabilità in soggetti in stato di arretratezza culturale. – 11. La discrezionalità nella commisurazione giudiziale della sanzione e l’alterna incidenza del “fattore culturale” sulle scelte del giudice. — 12. Le principali conseguenze del potenziato ruolo della interpretazione giudiziale in materia di “fattore culturale”: la moltiplicazione degli illeciti riconducibili nell’ambito dei reati culturali e l’intensificazione delle oscillazioni valutative circa gli effetti di favore o sfavore ascrivibili al suddetto fattore. – 13. Alla radice degli attuali contrasti interpretativi. I difficili problemi sottesi alla rilevanza penale del fattore culturale e le divergenze ideologiche in seno alla magistratura.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.