Il saggio è contenuto nel libro Il filo di Arianna - Idee su Ferrara, edito nel 2002 da Alinea, di cui M. T. è curatrice. Si tratta del teatro Verdi di Ferrara, un edificio per lo spettacolo da tempo abbandonato. La destinazione iniziale lo voleva teatro d'opera: per questo, la sala è ampia; anche il palco è così grande che potrebbe essere esso stesso uno spazio autonomo per musica da camera. (Alcuni anni prima della stesura del saggio, M.T., con la collaborazione del prof. Roberto Pompoli e il prof. Patrizio Fausti della Facoltà di Ingeneria di Ferrara, aveva fatto un rilevo acustico del teatro, parzialmente inserito nella tesi di laurea del laureando Marco Amarossi, di cui M.T. è relatrice, riportata nello stesso libro in cui è contenuto il presente saggio. Si era potuto verificare che il teatro era dotato di una buona acustica). Nel testo si tratta dell'importanza del Verdi nella città di Ferrara nel tempo in cui fu costruito ed anche di oggi. Si presenta una ricostruzione delle fasi storiche che hanno portato alla realizzazione del teatro, alle sue trasformazioni, all'abbandono. Si propone una lettura poetica dell'esistente. Si ipotizza una valorizzazione della sua presenza urbana, mostrata nel saggio anche attraverso gli elaborati progettuali di studenti del corso di Progettazione Ambientale tenuto da M.T. nell'AA 1995/1996.
Le parole di un muro
TONI, Michela Maria
2002
Abstract
Il saggio è contenuto nel libro Il filo di Arianna - Idee su Ferrara, edito nel 2002 da Alinea, di cui M. T. è curatrice. Si tratta del teatro Verdi di Ferrara, un edificio per lo spettacolo da tempo abbandonato. La destinazione iniziale lo voleva teatro d'opera: per questo, la sala è ampia; anche il palco è così grande che potrebbe essere esso stesso uno spazio autonomo per musica da camera. (Alcuni anni prima della stesura del saggio, M.T., con la collaborazione del prof. Roberto Pompoli e il prof. Patrizio Fausti della Facoltà di Ingeneria di Ferrara, aveva fatto un rilevo acustico del teatro, parzialmente inserito nella tesi di laurea del laureando Marco Amarossi, di cui M.T. è relatrice, riportata nello stesso libro in cui è contenuto il presente saggio. Si era potuto verificare che il teatro era dotato di una buona acustica). Nel testo si tratta dell'importanza del Verdi nella città di Ferrara nel tempo in cui fu costruito ed anche di oggi. Si presenta una ricostruzione delle fasi storiche che hanno portato alla realizzazione del teatro, alle sue trasformazioni, all'abbandono. Si propone una lettura poetica dell'esistente. Si ipotizza una valorizzazione della sua presenza urbana, mostrata nel saggio anche attraverso gli elaborati progettuali di studenti del corso di Progettazione Ambientale tenuto da M.T. nell'AA 1995/1996.File | Dimensione | Formato | |
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